RIETI – Due dirigenti medici della Asl di Rieti, entrambi cardiologi, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per truffa aggravata ai danni di ente pubblico e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.  

Si tratta di Franco Evangelista, consigliere comunale di maggioranza, e del collega Filippo Rizzello. 

Secondo quanto accertato dal Nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme gialle, i due professionisti avrebbero falsamente attestato alla Asl la necessità di assistere familiari con problemi di salute, ottenendo così permessi e congedi retribuiti previsti dalla legge per l’assistenza a persone con grave disabilità.  

In realtà, nei giorni di assenza dal servizio, i medici non prestavano alcuna assistenza, ma si dedicavano ad attività personali, come shopping e viaggi di piacere.  

In un paio di occasioni si sarebbero recati anche in località turistiche della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina, “in totale assenza dei requisiti di convivenza e di effettiva assistenza richiesti dalla normativa”, si legge in una nota del comando provinciale della Guardia di Finanza. 

L’indagine, coordinata dal colonnello Gianluca Ferraro, è partita da una segnalazione interna e si è sviluppata attraverso pedinamenti, controlli documentali e testimonianze dirette. Le verifiche hanno confermato una condotta fraudolenta e sistematica, con una pianificazione precisa delle assenze: i due medici avrebbero infatti richiesto i permessi quasi sempre a ridosso dei fine settimana, dei “ponti” e dei periodi festivi, per prolungare arbitrariamente i propri giorni di riposo. 

Tra il luglio 2023 e il giugno 2025, Evangelista e Rizzello avrebbero usufruito indebitamente di oltre 370 giorni di congedo retribuito, percependo emolumenti e contributi non dovuti per un totale di circa 100mila euro.  

Il loro comportamento, secondo la Finanza, ha provocato un grave danno patrimoniale all’Azienda sanitaria e ha creato disagi organizzativi nei reparti, costringendo i colleghi a coprire turni aggiuntivi e a rinunciare ai propri giorni di riposo. 

La Procura valuterà ora le responsabilità penali dei due dirigenti e l’entità del danno erariale, ed entrambi rischiano un processo per truffa aggravata e falsificazione di atti pubblici, oltre alle sanzioni disciplinari della Asl.