Una sala gremita, il tintinnio dei bicchieri, il profumo dei biscotti freschi e un’atmosfera che sa di casa. Sabato 26 aprile, il San Marco In Lamis Social Club ha accolto oltre 120 persone per una serata speciale, per celebrare l’ANZAC Day, l’anniversario della Liberazione d’Italia e la festa di San Marco, amatissimo patrono della comunità.
Gli ospiti, accolti da un elegante banchetto di bevande e dolci all’ingresso, hanno condiviso momenti di festa e riflessione, seduti davanti a tavole imbandite con piatti della tradizione: antipasto, tortellini, involtini di pollo e un trionfo di dessert italiani.
La serata si è aperta con il discorso della presidente Sylvia Randazzo, che ha salutato gli ospiti con parole di gratitudine.
“Vorrei iniziare riconoscendo i proprietari tradizionali della terra su cui ci incontriamo oggi. E rivolgere un saluto speciale alla console generale d’Italia, Chiara Mauri, all’onorevole Matthew Guy, alla vicesindaca di Melbourne, Roshena Campbell, e a tutti voi. È un onore celebrare insieme tre ricorrenze che toccano il nostro cuore: l’ANZAC Day, la Liberazione d’Italia e la festa di San Marco”.
Dopo l’esecuzione degli inni nazionali, la console Mauri ha emozionato i presenti con un intervento sentito: “Siamo qui non solo per celebrare una comunità vibrante, ma anche per riflettere sui legami duraturi tra l’Italia e l’Australia, legami che sono radicati nelle vite, nelle storie, nei sogni di tanti emigranti italiani che hanno scelto questo Paese come loro nuova casa. Il rapporto tra i due Paesi – ha proseguito la Console –, in particolare nello Stato del Victoria, è stato profondamente plasmato da questa comunità. La Puglia poi, con le sue profonde radici storiche e il suo ricco patrimonio culturale, ha dato molto al mondo e la sua diaspora. Qui, a Melbourne, vi è la testimonianza di questa eredità”.
Un richiamo forte al legame tra Italia e Australia, rinsaldato dal lavoro e dalla dedizione di generazioni di migranti, in particolare della comunità pugliese, “orgogliosa custode di tradizioni che non sono solo memoria, ma anche ponte verso il futuro”.
Tra i momenti più toccanti della serata, il racconto di Lina Molinaro, sammarchese arrivata in Australia nel 1956: “Ero molto piccola. Mio padre, Antonio Schiena, è stato uno dei fondatori del club. Sono cresciuta qui, nel comitato giovanile e femminile; sono stata anche segretaria. È doloroso vedere che oggi ci sono meno giovani: ci chiediamo come coinvolgerli, perché questa è un’eredità preziosa. Voglio augurare che il nostro sodalizio continui a vivere per tanti anni ancora”.
Anche Assunta Barbaro, originaria della provincia di Foggia, ha ricordato la propria esperienza: “Amo moltissimo l’Italia, ma ora ho paura di tornare e di non riuscire più a lasciare quella terra. Sono arrivata qui a dodici anni; andavo a scuola a Santa Brigida. Gli australiani ci trattavano male, ma abbiamo resistito e oggi siamo parte di questa città”.
A seguire, l’onorevole Matthew Guy, deputato liberale per Bulleen, ha preso la parola: “Gran parte del nostro Paese è stato costruito dall’immigrazione europea del dopoguerra. Anche la mia famiglia è venuta dall’Europa. La nostra città è costruita grazie al sudore e ai muscoli degli italiani, dal nostro skyline alle nostre fabbriche, dalle nostre ferrovie alle nostre strade e ora, naturalmente, alla politica, alla magistratura e a tante altre imprese. Ma l’eredità che abbiamo appreso e che abbiamo davvero acquisito in molte culture europee, in particolare in quella italiana, è questo tipo di club, dai nostri genitori, dai nostri nonni”.
Anche la vicesindaca di Melbourne, Roshena Campbell, ha voluto esprimere la sua gratitudine.
“Sylvia, sei una vera forza. Il San Marco in Lamis Club è un pilastro di Melbourne. E lasciatemelo dire: se oggi possiamo gustare in ogni angolo una cucina italiana straordinaria, lo dobbiamo a voi e al vostro amore per la tradizione. Questa città è stata costruita dagli immigrati e la comunità italiana ha dato a Melbourne una parte meravigliosa della sua anima e il suo meraviglioso caffè”.
Prima del congedo, Sylvia Randazzo ha voluto ringraziare calorosamente il comitato organizzativo, in particolare Eugenia Lombardi e Maria Carrafi, per l’instancabile dedizione nella preparazione dei dolci dell’aperitivo. E ha dato appuntamento al prossimo evento del club, il ‘Dean Canan Show’ del 31 maggio.