MELBOURNE - Nel sobborgo di Wollert, poco fuori da Melbourne, c’è una nuovissima scuola primaria cattolica, unica in tutta l'Australia a portare il nome del giovane Carlo Acutis, eletto Santo lo scorso 7 settembre.

In occasione della sua canonizzazione, e per promuovere tutta la bellezza della propria cultura di origine, l’insegnate di lingua italiana, Lucy Fernandez, ha deciso di celebrare una vera e propria Giornata italiana il 5 settembre.

I circa 110 alunni - numero destinato a raddoppiare una volta che i lavori di costruzione dell’altra ala della scuola saranno completati -, per la speciale occasione si sono abbigliati nei tipici colori verde, bianco e rosso, sbizzarrendosi in creazioni originali che richiamassero elementi della cultura italiana.

Nella sfilata avvenuta lungo il perimetro del campo da pallacanestro, sotto l’attenta guida degli insegnanti e di fronte ai tanti fieri, e anche commossi, genitori, i bambini hanno sfilato sulle note dei più grandi successi dei cantanti italiani contemporanei, come Jovanotti. I costumi più innovativi si sono aggiudicati una menzione pubblica, tra i quali Super Mario Bros, Luigi, e anche un costume dalle sembianze di una fetta di pizza.

Lucy Fernandez ha poi delineato il ricco programma di intrattenimento della giornata: “Abbiamo una piccola mostra di auto d’epoca qua nel parcheggio, per gentile concessione del Fiat Club. Si giocherà a bocce giù al parco, e verranno anche prodotte delle maschere in stile veneziano. A fine giornata, ci sarà uno spettacolo di magia con The Great Armando. È una giornata pienissima, e non mancherà tanta buona pizza per pranzo”.

Nel suo discorso di benvenuto, il preside fondatore della scuola, Damian Howard, ha celebrato la cultura del Bel Paese, citando anche alcune delle più celebri figure italiane di fama internazionale amate da molti nella comunità, e soffermandosi in particolare su Carlo Acutis. Howard non ha nascosto la propria emozione per la canonizzazione del giovane, e per il fatto che “la nostra scuola si chiamerà San Carlo Acutis”.

Proprio durante la fase di pianificazione dell’istituto, Howard ha viaggiato in Italia per incontrare la madre di Acutis ad Assisi, dove risiede la salma del giovane Santo.

“Sono così orgoglioso dei nostri alunni - ha proseguito il preside -. Molti di loro non avevano mai studiato l’italiano prima d’ora, eppure hanno già imparato tantissimo. La loro motivazione ed entusiasmo durante le lezioni di italiano sono straordinari, ne sono davvero impressionato”.

Pochi gli studenti di origine italiana della scuola, tanti, invece, quelli di origine indiana. “La cultura indiana dà molta importanza alla famiglia e alla buona cucina, così come facciamo noi italiani. Spesso, quando insegno loro alcune parole italiane, esclamano: ‘È molto simile alla mia lingua’, oppure ‘suona come nella mia lingua’. È bello mostrare loro questa correlazione tra due culture che, seppur diverse, hanno delle somiglianze”.

Lucy Fernandez è nata in Australia da genitori con radici che affondano nella calda Calabria. Dopo una decade spesa a insegnare in classi dell’Anno Prep, 2 e 6, questo è il primo anno che la vede condurre una classe di italiano: “La lingua italiana è la mia passione. Sono felice di poterla finalmente insegnare”. 

Le sue lezioni, però, non si focalizzano soltanto sull’apprendimento della grammatica e l’esercizio della pronuncia.

“Mi piace mostrare cosa accade nell’Italia contemporanea. Cerco di esporli alla musica moderna, parliamo spesso di Sanremo; io stessa sono cresciuta non perdendomi neanche un Festival! Amano il calcio, quindi mi piace discutere con loro dei giocatori e delle squadre. Mostrare il lato culturale è molto importante a questa età, specialmente per gli studenti più piccoli, ora è il momento per acquisire una seconda lingua”.