MOSCA - Chi ha organizzato l’attacco terroristico che ha provocato venerdì scorso una strage nella sala concerti Crocus City Hall di Krasnogorsk, vicino a Mosca, puntava a seminare il panico e la discordia nella società russa, che invece ha dimostrato unità. Questa la posizione del presidente Vladimir Putin manifestata nella riunione in cui è stato fatto il punto della situazione sulle indagini e sulle misure prese e da prendere in seguito all’attacco. “Coloro che hanno pianificato questo attacco terroristico speravano di seminare panico e discordia nella nostra società, ma hanno incontrato la nostra unità e determinazione nell’affrontare quanto accaduto”, ha dichiarato Putin.

Intanto, 93 dei 145 feriti nell’attacco rivendicato dall’Isis-K, che ha provocato 137 morti, sono ancora ricoverati in ospedale: fra questi, anche 5 bambini. Numeri confermati dalla vicepremier russa Tatiana Golikova. “Un totale di 145 persone sono state ricoverate negli ospedali subito dopo l’attacco terroristico. La maggior parte delle loro ferite sono state provocate da arma da fuoco, e spesso si tratta di lesioni multisistemiche e combinate con l’avvelenamento da monossido di carbonio”, ha detto Golikova dopo un incontro con il presidente russo. Cinquantadue di questi pazienti sono già stati dimessi dagli ospedali dopo che le loro condizioni sono migliorate e sono ora sotto controllo medico nei loro luoghi di residenza, ha confermato Golikova.

Intanto le accuse dei vertici russi nei confronti dell’Ucraina, con il direttore dei servizi di sicurezza interni russi (Fsb), Alexander Bortnikov, che ha detto che gli attentatori del Crocus City Hall sono stati “addestrati da Kiev in Medio Oriente”. “La Russia - ha aggiunto il direttore dei servizi russi - risponderà con misure di rappresaglia all’attacco”.

“Dopo la menzogna di Putin”, ora “le menzogne vengono ufficialmente diffuse da Patrushev e poi dal capo dell’Fsb Bortnikov... Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?”. Immediata la replica dal lato ucraino, con il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, che reagisce alle accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell’attacco a Mosca. “Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla ‘pista ucraina nell’attacco terroristico’”, ha aggiunto Podolyak.