SYDNEY - Piattaforme come Afterpay, Zip e Hum, insieme ai contratti di credito a basso costo per acquisti di entità rilevante, saranno soggette a normative più rigorose.

Le riforme, annunciate nel 2023, obbligano ora tutti i fornitori BNPL a possedere una licenza di credito australiana e a rispettare le leggi esistenti in materia di credito. I nuovi clienti dovranno affrontare controlli sul merito creditizio e domande relative a debiti pregressi prima di poter accedere ai servizi.

La nuova legislazione introduce inoltre una categoria specifica di credito a basso costo, imponendo ai fornitori di valutare regolarmente reddito e spese dei clienti per evitare che vengano concessi prestiti non sostenibili.

I clienti che si iscrivono per la prima volta potranno accedere a limiti di credito inferiori rispetto a quelli con contratti già esistenti. Inoltre, i mancati o ritardati pagamenti potranno ora essere registrati nei report creditizi, influenzando negativamente il punteggio di credito.

Elsa Markula, CEO dell’Australian Retail Credit Association, ha spiegato che alcuni operatori BNPL, come Afterpay, effettueranno solo controlli sul credito, mentre altri segnaleranno anche le rate ai rendiconti.

Il commissario della Australian Securities and Investments Commission (ASIC) Alan Kirkland ha difeso la riforma, affermando che “queste modifiche sono un passo importante per proteggere i consumatori da offerte potenzialmente dannose”.

Secondo un’indagine di CreditSmart, un quinto dei consumatori — in gran parte giovani — utilizza BNPL, ma il 33% non controlla mai il proprio punteggio di credito.

I consumatori sono invitati a utilizzare il credito con cautela e solo se in grado di ripagare senza affanni l’importo dovuto.