ROMA - Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, porterà il caso di Alberto Trentini al G7.
“Da ieri sono di nuovo in contatto con la mamma. Chiederemo la liberazione immediata di tutti i detenuti politici, di tutti i detenuti ingiustamente e senza motivazione nelle carceri del Venezuela”, ha affermato in un punto stampa al vertice dei ministri degli Esteri in Quebec.
Il cooperante italiano è detenuto in Venezuela da metà novembre scorso e, come spiega in una nota l’avvocata Alessandra Ballerini, si trovava nel Paese per una missione con la Ong Humanity e Inclusion, per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità.
Era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 e il 15 novembre, mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito, è stato fermato a un posto di blocco, insieme all’autista della Ong.
La legale spiega che, in base alle scarse e informali notizie ottenute dalle autorità venezuelane, pochi giorni dopo il fermo sarebbe stato trasferito a Caracas in un centro dell’Antispionaggio militare e a oggi risulta “prigioniero” in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione.