NAPOLI - Una forte scossa di terremoto ha svegliato, nel cuore della notte, l’intera città di Napoli. 

Era quasi l’una e mezzo quando la terra ha iniziato a tremare ai Campi Flegrei, e tutti i cittadini sono scesi in strada, terrorizzati, per la scossa di magnitudo 4.4, che in alcune zone è stata percepita come molto forte.  

L’epicentro è stato localizzato a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli, ed è stata avvertita distintamente in tutti i quartieri di Napoli. 

Pochi i danni riscontrati per il momento. A Bagnoli una donna ha riportato escoriazioni per il crollo di un controsoffitto di una villetta ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco. Nel frattempo, scuole chiuse e sospesa in via precauzionale la circolazione ferroviaria nel nodo del capoluogo campano, fino al termine delle verifiche tecniche. 

Sono undici le persone che hanno raggiunto i pronto soccorso della città, per alcuni casi di feriti da schegge di vetro che si sono rotte nello scappare o per le vibrazioni e alcuni casi di attacchi di panico, come ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi al termine del vertice. 

Per il primo cittadino quello di stanotte è stato “uno stress test importante per il patrimonio edilizio di questa parte della città, e il fatto che non ci siano danni strutturali significa che c’è una buona capacità sismica”. 

Intanto, si sta procedendo con le verifiche a partire dalle scuole. Al momento i danni in città risultano contenuti ma la paura è tanta, e in particolare nella notte si sono verificate tensioni all’ex base Nato di Bagnoli, tra alcuni dei tanti cittadini intenzionati a trascorrere lì il resto della notte e le forze di polizia presenti sul luogo. 

All’origine delle proteste la chiusura dei cancelli, che alla fine sono stati forzati dalle persone in cerca di un luogo dove poter trascorrere la notte, e proprio in quell’area è stata predisposta una zona di accoglienza permanente nel caso si verifichi un’altra scossa. 

Il terremoto sarebbe legato al ritmo più rapido con il quale il suolo si sta sollevando, ha spiegato Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Di conseguenza, ha aggiunto, quanto è avvenuto la notte scorsa non è stato un evento inaspettato, anche se imprevedibile. 

Da Palazzo Chigi hanno fatto sapere che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha monitorato costantemente l’evolversi della situazione e si tiene in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, con il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci e con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano.  

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca chiede un intervento straordinario, preannunciando che chiederà una dichiarazione per la mobilitazione generale. “Non è lo stato di allarme, altrimenti dovremmo chiudere tutto, ma approveremo una richiesta al Governo nazionale di un intervento della Protezione Civile nazionale adeguato al problema che si è determinato che, ovviamente, aggraverà i costi per le famiglie”, afferma De Luca.