CANBERRA - Il presidente della Commissione Reale Nick Kaldas aveva presentato lunedì il suo attesissimo rapporto in sette volumi al governatore generale, al termine di una approfondita inchiesta durata tre anni.
Sono stati presi in esame i tassi straordinariamenti alti di suicidi tra i membri in servizio e gli ex membri delle Forze della Difesa Australiane (ADF).
È stato rivelato che almeno 1.677 militari, tra quelli in servizio attivo e il personale in congedo, sono morti suicidandosi tra l'anno 1996 e il 2021.
La cifra indica un tasso di suicidio 20 volte superiore a quello delle morti avvenute durante il servizio attivo nello stesso arco di tempo.
Un'altra fase della ricerca ha rivelato anche che un veterano entra in contatto con i servizi d'emergenza ogni quattro ore afflitto da impulsi suicidi.
Kaldas ha sottolineato le potenzialità racchiuse nel rapporto che, se preso nell'opportuna considerazione da questo governo e da quelli successivi, si rivelerà efficace nel prevenire le morti di centinaia di militari.
“Questo governo e i futuri governi devono prendere atto e accettare l’enorme quantità di prove rivelate attraverso questa Commissione Reale”, ha affermato Kaldas.
“I problemi che contribuiscono a questa tragedia nazionale sono ormai innegabili e devono essere affrontati, una volta per tutte”.
Il rapporto ha fatto emergere una serie di problemi sistemici - tra cui abusi, bullismo e sostegno inadeguato - che accentuano i disturbi sofferti dal personale della difesa.
“Il governo e le sue agenzie, comprese la ADF e il Dipartimento della Difesa e degli Affari dei Veterani, devono lavorare per invertire la tendenza nella difesa e sul suicidio dei veterani”, ha affermato il presidente della Commissione.
Una delle raccomandazioni chiave del rapporto è stata l'istituzione di un organismo di controllo permanente e indipendente incaricato di monitorare l'attuazione delle raccomandazioni.
Nonostante 57 indagini condotte negli ultimi decenni, è stata riscontrata una preoccupante mancanza di progressi nel miglioramento dei tassi di suicidio.
Kaldas ha puntato il dito nei confronti dei leader dei governi e delle agenzie governative per non aver sostenuto adeguatamente il personale della ADF.
“È chiaro che c'è stato un catastrofico fallimento da parte della leadership a tutti i livelli nel dare priorità alla sicurezza e al benessere dei membri in servizio e di quelli in congedo permanente dell'ADF”.