CANBERRA – Il Bureau of Statistics (ABS) ha rilasciato i dati relativi ai conti nazionali, confermando un’espansione dell’attività economica nel trimestre conclusosi a giugno, dello 0,2% per un tasso di crescita annuale per il 2023-24 di solo l’1,5%.  I dati erano comunque in linea con le aspettative di mercato.

Si tratta del più modesto tasso di crescita economica annuale registrato, se si esclude il periodo della pandemia, dal 1991-92, anno in cui si osservava la graduale ripresa dopo la recessione del 1991.

Secondo l’ABS la crescita debole rispecchia il rallentamento dei consumi delle famiglie, che ha detratto lo 0,1% di espansione del Prodotto interno lordo (Pil). Tuttavia, nello stesso periodo, i consumi del governo hanno contribuito lo 0,3% del Pil, la stessa percentuale registrata nel precedente trimestre.

“L’economia australiana è cresciuta per l’undicesimo trimestre consecutivo, nonostante il rallentamento nell’anno finanziario 2023-24”, ha fatto notare Katherine Keenan, esperta di conti pubblici dell’Ufficio di statistica.

Il ministro del Tesoro Jim Chalmers, che in settimana aveva detto che i 13 aumenti dei tassi d’interesse da parte della Reserve Bank of Australia (RBA) stavano distruggendo l’economia, ha commentato gli ultimi dati, osservando che “l’espansione nel trimestre di giugno è stata irrisoria e ciò è dovuto all’incertezza globale, agli alti tassi d’interesse e all’inflazione persistente, anche se in calo, i tre freni che pesano sull’economia, e che giustificano il nostro piano per contrastare l’inflazione senza incidere sulla crescita, per ridurre la pressione del carovita”.

“Il calo nei consumi e negli investimenti privati sono controbilanciati dal contributo delle esportazioni e della domanda interna finale, che è misurata al 3,3%, un tasso inferiore a quello registrato con i nostri predecessori al governo, quando era al 4,7%, ma la questione centrale è il calo dei consumi, ed è quindi logico che il governo Albanese abbia dato la massima priorità alle misure per ridurre l’impatto del carovita sulle famiglie”.

A Chalmers è stato chiesto a più riprese dei commenti pronunciati domenica sulla RBA, che sono parsi critici nei confronti della politica monetaria applicate dalla Banca centrale. E la sua replica è stata che rimane convinto delle osservazioni formulate, che non hanno minato l’indipendenza della RBA e, come già osservato durante la settimana, che le aveva ribadite altre volte.

Il ministro del Tesoro ha aggiunto che è intenzione del governo varare il provvedimento per riformare il Consiglio direttivo della RBA entro la fine dell’anno o all’inizio del 2025, affinché non diventi un’istanza elettorale (le elezioni si terranno entro maggio 2025, ndr), aggiungendo: “La palla è ora nella metà campo del portavoce dell’opposizione al Tesoro, Angus Taylor”.

E proprio per il ministro ombra del Tesoro, Angus Taylor, i dati diffusi sono “disastrosi per il Paese”. “Per gli ultimi sei trimestri consecutivi le famiglie hanno ridotto i consumi, perché i bilanci familiari sono in recessione, è ciò non accadeva da quando abbiamo cominciato a raccogliere i dati sul Pil pro-capite, cinquant’anni fa – ha detto Taylor –. è una situazione disastrosa, aggravata dal calo del reddito disponibile delle famiglie di quasi il 9% da quando i laburisti si sono insediati al governo”.