MONZA - A Monza inizia l’era Alessandro Nesta. Il neo tecnico dei brianzoli, dopo l’esperienza con la Reggiana, ha una grande chance: quella di misurarsi con la Serie A.
Un campionato che conosce bene, per averlo affrontato da grande protagonista da calciatore, ma adesso è tutto diverso. A presentare Nesta - che del suo Milan è stato uno dei pilastri - è l’amministratore delegato del club biancorosso, Adriano Galliani: “Non è un caso questa data per la presentazione. A Berlino 18 anni fa Nesta diventava campione del mondo. 224 partite con i rossoneri, un percorso da giocatore straordinario, mi auguro che lo sia anche da allenatore, Berlusconi sarebbe stato contento di vederlo sulla nostra panchina. Ci tengo a salutare Palladino, a cui voglio bene. Obiettivo? Fare 97 punti nei prossimi due campionati in Serie A del Monza”.
Ci proverà sicuramente Nesta, che non vede l’ora di iniziare questa avventura: “Quando Galliani mi ha chiamato non ci ho pensato un momento - ha detto il neo allenatore biancorosso -. Porto grande entusiasmo, ho parlato con Palladino, dopo lui è dura. Ho la mia idea di calcio, devo capire cosa può fare ogni giocatore, siamo aperti a tutti cerco di metterli nella condizione migliore”.
E proprio da questo punto di vista il tecnico 48enne ha spiegato: “La mia idea è che la squadra abbia giocato al meglio col 3-5-2. Però la prima cosa che faremo col mio staff è cercare di capire dove può fare meglio ciascun giocatore. Lo capiremo durante il ritiro: tutti a inizio anno, a luglio, parlano di dominio e di giocare uomo su uomo. Poi magari alla quarta giornata si tirano indietro e fanno un altro calcio. Noi non facciamo proclami”.
I suoi idoli rappresentano la storia di questo sport: “Io prendo spunto da Ancelotti, da Eriksson, da Zeman - ha proseguito parlando dei suoi mentori -. Tutte persone che mi hanno trattato bene e hanno tirato fuori il meglio da me per questo. Io ho imparato questo da questi allenatori: mi hanno capito nei momenti difficili e spero di portare lo stesso approccio anche qui”.
Impossibile non parlare di mercato: “Ho studiato la rosa, molti sono dei talenti, è un gruppo con tanti esperti e molti giovani. Non ho chiesto nulla, so che Galliani è una garanzia. Ai ragazzi chiedo di poter ripetere i 97 punti, anche se tutto si può migliorare a partire dall’agonismo. Colpani? E’ un nostro giocatore”.
Viene dalla B, ma sottolinea: “La differenza tra A e B non la vedo, oggi la seconda serie ha aumentato il suo valore”.
Sulla campagna acquisti parola ad Adriano Galliani: “Su Colpani non ci sono trattative in atto, anche perché c’è ancora molto tempo. Su Maldini sono solo suggestioni. Vedo una rosa completa, siamo con diversi giocatori in tutti i ruoli. Szczesny? Non c’è nessuna trattativa in corso”.
L’ad non ha voluto entrare nel merito delle polemiche riguardanti la Nazionale. “Oggi non voglio parlare di Europei, di politica e tanto altro. La Nazionale è un fatto politico, ecco perché evito di entrare nel merito, è uno scontro all’interno del sistema”.
Qualcosa in più sulla Serie A e sulle divisioni in Lega. “Il calendario è molto intasato fra campionati e coppe, ma i campionati sono sempre a 20 squadre, poi la Coppa Italia ha meno gare e sappiamo che dalle competizioni internazionali alle società arrivano un mare di soldi. Trovare un compromesso non è facile, è un tavolo difficile, di certo non si deve rinunciare alla A a 20 squadre, semmai sono gli altri campionati che andrebbero rivisti”.