Dopo il successo di “Ho provato tutto”, uscito lo scorso marzo, ecco “Ratatan”, la nuova canzone di Patty Pravo in radio e sulle piattaforme digitali. Un brano lontano dalle solite ballad, con cui la celebre artista si rimette in gioco. Un divertissement che la Pravo ha voluto incidere per la stagione estiva.
La canzone richiama sonorità beat anni ‘60 con la chitarra elettrica nella strofa insieme alla classica melodia all’italiana nel ritornello, e un testo costruito su un gioco di parole, uno scioglilingua irriverente e divertente, in un cocktail esplosivo che divertirà il pubblico. “Ratatan” s’ispira a colei che ha sempre rappresentato la libertà femminile ed è stata scritta da Marianne Mirage e Andrea Bonomo. In tour per tutta l’estate, prima data il 18 giugno al Teatro Romano di Fiesole, diva per antonomasia della canzone italiana di cui resta protagonista indiscussa, Patty Pravo ha seguito con ostinazione il suo intuito musicale, esplorando generi musicali diversi tra loro, in un’evoluzione canora ed estetica costante che le ha permesso di restare sulla cresta dell’onda da quasi sessant’anni. Artista sempre libera e all’avanguardia, con la sua voce possente e aliena ha stravolto i canoni relativi all’interpretazione femminile in Italia. La sua personalità inafferrabile, anticonformista e sfrontata, l’hanno resa un’icona. “Ero la prima vera hippy in quegli anni ‘60: ribelle, irrequieta, assertrice dell’amore libero quando ancora una donna veniva giudicata priva di virtù soltanto se fumava in pubblico”.
Considerata una delle maggiori protagoniste della canzone italiana nella seconda metà del XX secolo, nella sua lunga carriera ha attraversato svariate fasi musicali, reinventando continuamente la propria immagine e la propria musica: da esponente del beat a interprete della canzone d’autore italiana e francese, quindi sperimentatrice del pop rock nelle sue varie declinazioni.
Le provocazioni e gli eccessi l’hanno resa un’icona di trasgressione, che ha contribuito all’evoluzione del costume e dei canoni legati alla figura dell’interprete femminile in Italia e non solo. La cantautrice statunitense Lana Del Rey ha affermato di ispirarsi alla sua gestualità degli anni Sessanta.
Fra i suoi brani di maggior successo si annoverano “La bambola” (1968), “Pazza idea” (1973), “Pensiero stupendo” (1978) e “...e dimmi che non vuoi morire” (1997). Su 10 partecipazioni al Festival di Sanremo ha raggiunto nove volte la finale e si è aggiudicata quattro Premi della Critica, l’ultimo dei quali nel 2016 con il brano “Cieli immensi”.