MELBOURNE – In una delle giornate più cupe degli ultimi anni per lo Stato, la premier del Victoria Jacinta Allan, nel corso di una intervista esclusiva concessa alla nostra testata e al giornale greco Neos Kosmos, ha annunciato l’istituzione di un registro professionale statale per tutti gli operatori del settore dell’infanzia, in risposta alle gravi accuse di presunti abusi sessuali a danno di minori emerse nei giorni scorsi.
Un caso, definito dalla premier “sconvolgente e inaccettabile”, che riguarda un educatore che avrebbe lavorato in oltre venti centri in tutto lo Stato. “La domanda che ogni genitore si pone è: come può essere successo?”, ha dichiarato la premier, precisando che il governo continuerò ad agire senza però interferire con le indagini in corso della polizia.
Il registro, che sarà operativo entro due mesi, permetterà di tracciare con continuità l’attività degli operatori tra i diversi centri, rendendo il sistema più simile a quello attualmente in vigore per gli insegnanti. Parallelamente, sarà anticipato al 30 settembre il divieto obbligatorio dell’uso di telefoni personali nei nidi e nei servizi per l’infanzia, misura che finora era solo facoltativa. La premier ha sottolineato come la maggior parte degli operatori del settore siano persone oneste e profondamente colpite dalle notizie emerse, ma ha anche aggiunto che l’intero sistema necessita di una revisione. Sono in corso interventi per rafforzare i controlli sul “working with children”, con una riforma degli standard di idoneità che permetta, in caso di provvedimenti disciplinari, la revoca automatica delle autorizzazioni a lavorare con i minori.
Non poteva mancare un passaggio sullo ‘stato di salute’ delle casse del Victoria, una situazione debitoria che la premier non ha sottovalutato ma ribadendo l’impegno del governo a non tagliare i servizi essenziali. “Il Victoria - ha sottolineato la premier Allan - è l’unico Stato australiano ad avere una strategia fiscale quinquennale approvata e resa pubblica. Il piano prevede il raggiungimento di un avanzo operativo già a partire dal prossimo anno finanziario. Stiamo rispettando i nostri impegni: il rapporto tra debito e PIL si sta stabilizzando e siamo sulla buona strada per il surplus”.
La premier ha anche ricordato che, a differenza del Western Australia, dove le entrate fiscali derivano in larga parte dalle royalties minerarie, il Victoria deve affidarsi prevalentemente a fonti come la tassa sulla proprietà o il payroll tax per finanziare i servizi pubblici. Sollecitata sull’impatto che un eventuale inasprimento di queste due misure fiscali possa avere su cittadini a basso e medio reddito e titolari di piccole e medie attività economiche, la premier ha ricordato di avere già adottato alcuni misure tra cui l’innalzamento della soglia della tassa sul lavoro (payroll tax) a un milione di dollari, che, dallo scorso primo luglio, esenterà oltre seimila imprese. Sono stati inoltre ampliati gli sconti sull’imposta di bollo per immobili acquistati “off the plan”, come appartamenti e villette bifamiliari, e garantiti regimi fiscali più vantaggiosi per le imprese nelle aree regionali dello Stato.
L’intervista è stata anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, e infatti Allan ha definito “ingiusta” l’attuale distribuzione della GST. Secondo i dati attuali, il Victoria ha contribuito con 31 miliardi di dollari dal 2000 ad oggi. “È un’anomalia che va corretta: noi forniamo i servizi su cui si regge la produttività dell’intero Paese”, ha detto, citando anche il mancato sostegno federale ai progetti infrastrutturali del Metro Tunnel e del West Gate Tunnel, entrambi finanziati interamente a livello statale.
Non solo politica interna e rilancio economico: la premier del Victoria guarda con attenzione anche agli equilibri globali, consapevole che il futuro dello Stato passa anche dalla sua proiezione internazionale. In quest’ottica, Jacinta Allan ha ribadito il valore strategico del memorandum d’intesa siglato nel 2022 con la Regione Lombardia. “Quella con la Lombardia è una relazione economica e culturale strategica. Siamo pronti a rinnovare e ad ampliare il memorandum con nuove aree di cooperazione, come gli scambi tra studenti universitari”, ha spiegato.
Un’intesa che non è solo diplomazia economica, ma riconoscimento del legame profondo tra il Victoria e le sue comunità multiculturali. È proprio grazie alla presenza attiva e storica di realtà come quella italiana, ha lasciato intendere la premier, che lo Stato ha saputo costruire relazioni internazionali solide, durature e capaci di generare benefici concreti. Coltivare questi rapporti, dunque, non è solo opportuno, ma necessario: perché le radici culturali di questo Stato affondano anche oltreoceano, e perché nel mondo interconnesso di oggi la crescita economica si nutre anche di diplomazia, fiducia reciproca e scambi con i territori d’origine di chi ha contribuito – e continua a contribuire – alla costruzione del Victoria.
In vista delle elezioni statali del 2026, Jacinta Allan ha tracciato una rotta precisa: il partito laburista si presenterà agli elettori con una piattaforma costruita sui risultati ottenuti nel corso del mandato, mettendo al centro la difesa dei servizi pubblici essenziali, misure concrete per contrastare il caro vita e una visione di lungo termine fondata su investimenti strategici per il futuro del Victoria. “Presenteremo agli elettori una scelta chiara — ha dichiarato Allan — e ciò che proporremo sarà un governo che investe. Stiamo investendo nei servizi essenziali, non li tagliamo come fanno i governi liberali, o come hanno fatto in passato. Noi stiamo dalla parte dei lavoratori e delle famiglie”.
Infine, un affondo proprio agli avversari liberali: “Quello che offriamo è un programma positivo, incentrato su ciò che davvero conta per la comunità: stare dalla loro parte. E se volete capire come i liberali tratterebbero i cittadini, basta osservare come trattano i propri membri”.