Dopo Hong Kong, Villa Verde e Rebeccu è ora il turno di Melbourne, dove il progetto Visioni Sarde sarà ospitata dal Sardinian Cultural Association, domenica 11 agosto, presso lo storico Centro Assisi, sede del sodalizio, e verranno proiettati una serie di cortometraggi in lingua sarda, con sottotitoli in inglese. La ricchezza culturale della Regione passa così attraverso il suo cinema che diventa anche strumento didattico per diffondere nel mondo la sua storia e tradizione, offrendo allo stesso tempo spunti di riflessione su sentimenti e temi universali.

I film proiettati all’incontro saranno: Dalia di Joe Juanne Piras, Giù cun Giuali di Michela Anedda, Incappucciati, Foschi di Nicola Camoglio, Quello che è mio di Gianni Cesaraccio, La punizione del prete di Francesco Tomba e Chiara Tesser, Ranas di Daniele Arca, Spiaggia libera di Ludovica Zedda, Ti aspetto qui di Gabriele Brundu e Tilipirche di Francesco Piras. 

Per l’occasione, il sodalizio sardo di Melbourne abbinerà un pranzo a base di piatti tipici sardi, che servirà a sottolinerare come anche il cibo, come il cinema, rappresenta e veicola l’identità culturale di un popolo come quello sardo. Se per i film, si apprezzeranno il tocco e la maestria dei vari registi, dietro ai fornelli vi sarà uno chef cagliaritano conosciuto nella comunità italiana, Federico Congiu.

Visioni Sarde è un progetto nato nel 2014 nell’ambito dello storico Festival Visioni Italiane della Cineteca di Bologna con l’obiettivo di raccontare la Sardegna attraverso il cinema. Si pone l’obiettivo di valorizzare il cinema e i giovani sardi in Italia e all’estero e punta a diffondere le opere in vari continenti. Al suo decimo anno, Visioni Sarde ora propone dei lavori che affrontano, con un tocco insieme nostalgico e progressista, divertito e disincantato, i temi della storia e cultura locale, della fuga e dello smarrimento (di sé e degli altri), nonché dell’analisi introspettiva dell’animo umano. Il tutto, incastonato sullo sfondo di una Sardegna allo stesso tempo attuale e selvaggia. 

“Soddisfatto” si dice il presidente del circolo sardo, Paolo Lostia, che ha lavorato al coordinamento di questo grande evento insieme al suo vice Mauro Sanna, che li vedrà ospitare la prossima tappa della rassegna di Visioni Sarde, grazie alla supervisione della Cineteca di Bologna e della Sardegna Film Commission. Il progetto è finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del lavoro e con la collaborazione dei circoli Sarda Domus di Civitavecchia e Giuseppe Dessì di Vercelli.

“Quest’evento rilancia il nostro circolo. Avevamo la voglia di ospitare la rassegna di Visioni Sarde già da anni, ma mancavano le risorse umane, e quindi all’ultima assemblea abbiamo deciso di ripartire alla grande con un evento che metterà in mostra la forte cultura sarda”, dichiara il presidente Lostia, che racconta con orgoglio e felicità come il circolo, nonostante le difficoltà comuni ai tanti sodalizi della comunità italiana, aprirà le proprie porte “a tutti quanti, non solo ai sardi”.

“Uno degli obiettivi dell’evento è quello di promuovere i giovani artisti, registi e produttori cinematografici sardi”, continua Paolo Lostia, con una provocazione che nasconde un’amara verità: “Sono un po’ critico sull’utilizzo delle lingue regionali in Italia: i dialetti stanno scomparendo anche per via dell’ingente numero di parole inglesi che vengono inserite anno dopo anno nel nostro vocabolario e sostituiscono parole che hanno magari una storia millenaria”. E non si può che essere d’accordo con il presidente, soprattutto in un’era che ci vede sempre più impossibilitati nell’esprimere concetti semplici senza utilizzare neologismi anglofoni, e dove la lingua italiana, e le lingue regionali, si vedono in ritardo nel coniare nuove parole. Sicuramente il progetto di Visioni Sarde diventa, quindi, anche ambasciatore di una lingua preziosa come quella dell’Isola sarda, ricca di tradizioni e che trasporta in sé tratti europei continentali, ma anche mediterranei e nordafricani.

Il presidente si racconta nel profondo poiché, ci rivela, è lui stesso l’esempio vivente di come “la Sardegna ti entra nel cuore”. Infatti, Paolo Lostia è padovano di nascita, ma venne adottato dalla famiglia sarda e visse la sua porzione di “vita italiana” proprio in terra sarda. “E tifo Cagliari”, aggiunge con una risata, mentre racconta la passione per una Regione che lo ha accolto e forgiato.

Così, il presidente dà appuntamento, a soci e simpatizzanti, per domenica 11 agosto presso il Centro Assisi, al 230 di Rosanna Road, a Rosanna, appunto. Sarà servito un menù di tre portate e, in seguito, i cortometraggi saranno proiettati alle 2.30pm al primo piano del Centro. Dato il numero limitato di posti disponibili, si consiglia la prenotazione chiamando Giovanna Ruiu allo 0417 056 997.