BOGOTÀ - Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha ribadito questo mercoledì che è prioritario eliminare i disertori della colonna Carlos Patiño, un gruppo dissidente delle Farc.
La colonna è accusata di aver compiuto un attacco nella zona rurale del comune di Balboa, nel dipartimento del Cauca (sud-ovest del Paese), che ha provocato la morte di cinque soldati e il ferimento di altri 16, tre dei quali in modo grave.
L’attentato, avvenuto la sera di martedì 11 marzo, ha visto coinvolti due sottufficiali e tre soldati, che stavano proteggendo la costruzione di un ponte temporaneo per la popolazione, a seguito della distruzione del precedente ponte da parte di uomini della guerriglia.
Nel suo messaggio ufficiale, l’esercito ha confermato che le truppe della Terza Divisione sono rimaste impegnate a proteggere la sicurezza della popolazione,
Petro, attraverso un post sul social network, ha condannato duramente l’attacco, e ha descritto il gruppo armato come un “esercito privato dei cartelli messicani”.
Il presidente ha inoltre dichiarato che l’eliminazione della colonna Carlos Patiño è ora una priorità assoluta per la sovranità della Colombia. Petro ha suggerito di concentrarsi sulla parte centrale e bassa del Cañón del Micay, una zona strategica per il traffico di droga verso l’Oceano Pacifico, contesa dai dissidenti.
Inoltre, ha lanciato un appello ai contadini locali, chiedendo loro di non sostenere i gruppi che minacciano la stabilità e la sovranità della Colombia.