LIMA - Le proteste a Lima contro il governo e il Congresso peruviano, scatenate dalla destituzione della presidente Dina Boluarte e dall’ascesa al potere del presidente del Parlamento José Jerí, hanno avuto un tragico epilogo con la morte di Ruiz, uno dei manifestanti che denunciavano la corruzione e il crescente clima di insicurezza nel Paese. 

Secondo diverse testimonianze, Ruiz sarebbe stato colpito da un proiettile sparato da un “terna”, un agente di polizia in borghese infiltrato tra i manifestanti e privo di identificazione ufficiale. L’uomo, scoperto da un gruppo di partecipanti, avrebbe aperto il fuoco mentre tentava di fuggire.

L’episodio si è verificato intorno alle 23.30, ora locale, nei pressi di Plaza Francia, nel centro di Lima, dove la manifestazione si era svolta pacificamente fino all’intervento delle forze dell’ordine, che hanno lanciato gas lacrimogeni in modo indiscriminato. 

Nuove immagini diffuse sui social mostrano anche una agente della divisione di transito sparare in direzione dei manifestanti dopo essere caduta dalla propria moto in una delle principali vie del centro della capitale. Altri testimoni hanno segnalato il ritrovamento di diversi bossoli a terra nella zona degli scontri, alimentando ulteriori sospetti sull’uso di armi da fuoco da parte della polizia. 

Il presidente ad interim José Jerí ha espresso il suo cordoglio per la morte di Ruiz, auspicando che “le indagini determinino con oggettività i fatti e le responsabilità”. Anche la Coordinadora nacional de derechos humanos (Cnddhh) ha confermato la morte del manifestante e manifestato la propria “profonda indignazione e solidarietà con la famiglia”, chiedendo “un’indagine immediata, approfondita e indipendente”. 

Il nuovo ministro dell’Interno, Vicente Tiburcio, ha dichiarato all’emittente Rpp di aver ordinato “immediatamente lo svolgimento delle indagini”, sottolineando che “il dispositivo di polizia assegnato alla protesta non si trovava in quella zona” e negando la presenza di agenti “terna”. 

La Defensoría del Pueblo ha chiesto piena trasparenza e rispetto dei diritti umani durante le operazioni di sicurezza, ricordando la necessità di evitare nuovi episodi di violenza. L’uccisione di Ruiz ha riacceso il dibattito nazionale sull’uso della forza da parte delle autorità e sulla crisi politica che continua a scuotere il Perù.