SYDNEY - L’attacco, avvenuto ierì, ha avuto origine da una violazione di un call center clienti, tramite il quale un cybercriminale ha ottenuto l’accesso a una piattaforma di assistenza gestita da terzi. Secondo la nota diffusa dalla compagnia, il sistema è stato ora “messo in sicurezza”, ma l’impatto sui dati è potenzialmente "rilevante”.
Le informazioni compromesse includono nomi, indirizzi email, numeri di telefono, date di nascita e numeri del programma fedeltà Frequent Flyer. Qantas ha chiarito che non sono stati coinvolti dati relativi a carte di credito, informazioni finanziarie sensibili né password o PIN, poiché non conservati nel sistema violato.
“Ci scusiamo sinceramente con i nostri clienti. Sappiamo quanto sia importante la fiducia che ripongono in noi quando ci affidano i loro dati personali - ha dichiarato la CEO del Gruppo Qantas, Vanessa Hudson -. Il nostro obiettivo ora è garantire assistenza ai clienti coinvolti e rafforzare ulteriormente i nostri sistemi”.
La compagnia ha già avviato le procedure di contatto diretto con i clienti interessati e sta collaborando strettamente con il Coordinatore Nazionale per la Sicurezza Informatica, l’Australian Cyber Security Centre e esperti indipendenti del settore.
L’incidente è stato notificato alla Polizia Federale Australiana e all’Ufficio del Commissario per l’Informazione. Una linea telefonica dedicata al sostegno clienti è in fase di attivazione, e aggiornamenti verranno forniti tramite i canali social e il sito ufficiale di Qantas.