ROMA - Alcaraz piega Musetti e Sinner rimonta Paul. Domenica sarà finale spettacolare Sinner-Alcaraz davanti ai 10 mila del Centrale. Domani alle 17.00 Paolini, sotto gli occhi di Mattarella, sfiderà Gauff nella finale al femminile.

A quasi otto mesi di distanza dall’ultima volta, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz torneranno a dare spettacolo uno contro l’altro. Il quattro volte campione Slam, ottava finale 1000 in carriera e prima a Roma, piega una versione non sfavillante di Lorenzo Musetti (6-3 7-6). Il numero 1 del mondo vince in rimonta contro lo statunitense Tommy Paul (1-6 6-0 6-3) e conquista la settima finale in un Masters 1000 in carriera (prima su terra).

“Tutti i giorni sono diversi. Ieri mi sono sentito molto bene in campo, oggi ero 6-1 sotto dopo mezz’ora. Posso sicuramente giocare meglio. A prescindere dal risultato, arriverò al Roland Garros con fiducia. In finale dovrò giocare un match incredibile”, le parole di Sinner, che vince per la terza volta in carriera una partita dopo aver perso il primo set per 6-1.

Gli altri due precedenti risalgono al 2019. Uno proprio qui agli Internazionali, quando al primo turno sconfisse Steve Johnson 1-6 6-1 7-6. L’altro all’Atp 250 di Umago contro Pedro Sousa (1-6 6-3 6-4).

L’altoatesino, alla 25^ finale nel circuito maggiore (19 vinte, 5 perse), tenterà l’impresa di tornare a vincere un titolo nel primo torneo al ritorno dopo la sospensione di tre mesi. Le due stelle del tennis mondiale si ritroveranno di fronte, domenica 18 alle 17.00, per il loro undicesimo confronto.

Negli scontri diretti è avanti Alcaraz 6-4, che è anche sopra 5-2 nei “big tournaments” (Masters 1000 e Slam). Sulla terra battuta siamo 1-1 con la semifinale del Roland Garros 2024 in favore dello spagnolo e la finale dell’Atp 250 di Umago 2022 in favore dell’altoatesino.

Alcaraz ha vinto gli ultimi tre precedenti: semifinale Masters 1000 Indian Wells 2024, il già citato Roland Garros e la finale dell’Atp 500 di Pechino nello scorso settembre, ultimo incrocio tra i due. Sarà una partita spartiacque per entrambi.

Sinner ha l’obiettivo non solo di dimostrare per l’ennesima volta di essere il numero 1, ma anche di sfatare quello che sta diventando un piccolo tabù Alcaraz.

L’altoatesino non batte lo spagnolo da quasi due anni (27 settembre 2023, semifinale Atp 500 Pechino) ed è a caccia del suo primo big title su terra, dove al momento ha trionfato solo ad Umago nel 2022, proprio contro Alcaraz.

“Sono contento di essere in finale qui a Roma e sento di essere migliorato dall’inizio del torneo. Il livello di Jannik ora è davvero alto. Giocare con lui in finale in casa sua sarà molto difficile”, le parole dello spagnolo in conferenza stampa.

Niente da fare per Lorenzo Musetti. Il toscano incappa in una giornata complicata sin dai primi punti e non riesce a esprimere il suo solito tennis scintillante. Una sconfitta a testa alta per l’azzurro, che potrà consolarsi con il best ranking in classifica Atp. Da lunedì sarà il nuovo numero 8 del mondo.

Nella race verso le Atp Finals di Torino occupa il sesto posto (1800 punti) e le sensazioni verso il Roland Garros, torneo in cui ha sempre regalato spettacolo e ottimi risultati, restano sempre ottime.

“Il campo proponeva delle condizioni diverse rispetto alle altre volte. Con le gambe mi sentivo abbastanza fermo e ho sbagliato tanto. La chiave del match è stata la solidità di Alcaraz, che è stato più bravo nei momenti importanti. Mi servirà da lezione per le prossime partite”, l’analisi, in conferenza stampa, di un lucido Musetti, che ha anche individuato il suo favorito per la finale di domenica.

“Alcaraz è un fenomeno che viene criticato tanto e inutilmente, basta vedere i suoi numeri. Ha pochi punti deboli. Forse non ha un servizio devastante, ma è sempre molto aggressivo e cerca di comandare il gioco. Ci sono momenti in cui è ingiocabile, mentre ci sono altre situazioni in cui mi ha lasciato un pò di spazio. Credo che sulla terra il miglior Alcaraz sia favorito contro chiunque, anche con Sinner”, avverte Musetti.