Il caldo in Italia ha iniziato a farsi sentire, l’estate è entrata ufficialmente nel vivo, le vacanze per qualcuno sono iniziate, ma c’è ancora un grande assente: il tormentone estivo 2025, quello che ti entra in testa e non ti abbandona più, quello che senti ovunque fino alla sfinimento, fa fatica ad affermarsi. I tormentoni estivi nascono da un’esigenza semplice: accompagnare con leggerezza e ritmo le giornate calde, le vacanze, le serate in spiaggia. Il concetto di “tormentone” musicale, però, prende forma soprattutto dagli anni ‘60 in poi, con la diffusione di radio e jukebox. In Italia, il fenomeno esplode con il Festivalbar, nato nel 1964. La competizione musicale estiva, trasmessa in tv, decretava spesso il brano più ascoltato nei juke-box e contribuiva a lanciare le hit dell’estate.
Negli anni ‘80 e ‘90, con l’arrivo di artisti come Giuni Russo (“Un’estate al mare”), Righeira (“Vamos a la Playa”), e successivamente Eiffel 65, i tormentoni diventano veri e propri fenomeni pop. Nel frattempo, anche i ritmi latini cominciano a invadere le classifiche estive italiane ed europee. Il nuovo millennio consacra il reggaeton e le collaborazioni internazionali: canzoni come “Despacito” (2017), “Waka Waka” (2010) o “Bailando” (2014) diventano globali. In Italia, artisti come Jovanotti, Fabio Rovazzi, Baby K e Boomdabash dominano le estati con ritornelli facili, video colorati e melodie orecchiabili. Oggi, con TikTok e gli streaming, i tormentoni nascono e si diffondono ancora più velocemente: una coreografia virale può trasformare un semplice brano in un successo planetario.
In questo 2025 tanti, tantissimi gli artisti, giovani emergenti, ma anche vecchie glorie e gli aficionados della hit che sbanca, che stanno provando a calare l’asso del brano accattivante, fresco, divertente. Ed è anche questo il problema: troppi singoli a contendersi la palma del più ascoltato. Si calcola che ce ne siano in giro ben oltre i 100 (considerando solo gli italiani). A questo punto non rimane che scegliere la propria colonna sonora delle calde sere in riva al mare.
Molti hanno puntato sulle collaborazioni, spesso arma vincente come ha insegnato il recente passato: Alfa e Manu Chao con ‘A me mi piace’ (rifacimento di ‘Me Gustas Tu’ e tra i brani più alti nelle classifiche) funzionano bene. Ci provano anche Marco Mengoni, Sayf, Rkomi con ‘Sto bene al mare’, che già a partire dal titolo non nasconde le sue ambizioni. Qualche spiraglio anche per la giovane vincitrice di Amici 23 Sarah Toscano con Carl Brave in ‘Perfect’ e per Rocco Hunt (abituato a centrare hit) con Noemi che hanno unito le forze per ‘Oh ma’. E ci provano Elodie e Sfera Ebbasta ‘Yakuza’, così come ‘Cabaret’ di Orietta Berti e Rovazzi, già habituè, sia in duetto che separatamente, del tormentone, insieme ai Fuckyourclique.
Duetto retrò per Pinguini Tattici Nucleari e Max Pezzali in ‘Bottiglie vuote’. Più defilati, almeno al momento, Fedez e Clara con ‘Scelte stupide’, che assomiglia a un’operazione di riposizionamento per entrambi (con gossip su un eventuale flirt compreso). Ma anche Serena Brancale e Alessandra Amoroso con ‘Serenata’ fa fatica a fregiarsi del titolo di tormentone. Non hanno replicato il successo di ‘Non ti dico no’ i Boomdabash e Loredana Bertè, di nuovo insieme per ‘Una stupida scusa’, dal sapore reggae ma lontano dal classico singolo estivo. In radio i Kolors procedono a gonfie vele con ‘Pronto come va’, anche se i fasti di ‘Italodisco’ sembrano lontani. Anche Annalisa con ‘Maschio’ non riesce a incidere come con ‘Mon Amour’ (“Ho visto lei che bacia lui, Che bacia lei, che bacia me” è quasi diventato un modo di dire). Menzione per Levante con l’ultimo singolo ‘Maimai’ e per la giovane rapper Anna, che finora non ne ha sbagliata una e l’anno scorso dominò con ‘30O C’, con Désolée, già prima nella chart dei singoli Fimi e su Spotify. C’è poi chi sul tormentone ha costruito una carriera e ora ci riprova: Johnson Righeira (metà del gruppo che impazzò negli anni Ottanta) pubblica ‘Chi troppo lavora (non fa l’amore)’. La scelta non manca, a settembre si capirà se il fenomeno del tormentone è solo in ritardo o se è iniziata una nuova stagione di estati senza hit.